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I Concettini alla Radio…. riascolta la puntata di maggio

L’intervista a Fratel Gianluca Ferrara

Nella puntata andata in onda martedì 25 maggio 2021 su RADIO MATER, Fratel Aldo ha avuto ospite Fratel Gianluca Ferrara, già direttore della Comunità di Cantù e oggi superiore del Santuario del Beato Luigi Monti di Saronno. Fratel Gianluca, sabato 05 giugno 2021 alle 18 per imposizione delle mani di S.E.R. Mons. Paolo Martinelli, Vicario Episcopale per la vita consacrata della Diocesi di Milano, sarà ordinato Diacono.fratel-gianluca-ferrara-diacono

Sono inoltre intervenuti Padre Aleandro Paritanti da Saronno, che ha proposto una catechesi sul rapporto tra il Beato Luigi Monti e la Madonna; Padre Jorge Romero e Fratel Ruggero Valentini sulla figura del Servo di Dio Fratel Emanuele Stablum.

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La cosa più bella….

Vivere per gli altri per amore

C’è una canzone di qualche anno fa che si intitola proprio: “La cosa più bella”. Cantata da Miriam Masala e scritta dal giornalista sportivo Carlo Nesti, la canzone vuole essere un omaggio ad alcuni sportivi morti proprio durante la loro attività che tanto amavano. Per loro, ciò che facevano, era la cosa più bella…

Ciascuno di noi potrebbe, o forse dovrebbe, ogni giorno porsi una domanda: “Qual è la cosa più bella per me?”. Per essere realmente la cosa più bella, la risposta dovrebbe essere immediata, non sarebbe necessario pensarci su. E invece, molto spesso, questa risposta facciamo fatica a trovarla.

Il 24 aprile Papa Francesco ha riconosciuto, con apposito decreto, l’eroicità delle virtù di Fratel Emanuele Stablum: parliamo di un uomo che, all’apparenza, si è trovato a dover accettare la volontà degli altri su di lui. Desiderava diventare sacerdote e si è trovato a fare il medico. Desiderava vivere e si è trovato a dover accettare la morte. Quasi come se nella sua vita avesse fatto l’esatto contrario della cosa più bella per lui…

Ma a sconvolgere questa “apparenza” è quanto troviamo scritto nel decreto del Santo Padre: “….abitualmente orientato a rapportarsi alle persone e alle situazioni con spirito di fede, proteso a realizzare la volontà di Dio in ogni circostanza”.emanuele-stablum-e-l-amore-per-i-malati

Il refrain della canzone recita: “Non potrò sapere mai se è giusto lasciarci facendo la cosa più bella del mondo”. Emanuele ha lasciato questa terra esattamente in questo modo…: facendo la cosa più bella del mondo per lui! Cosa accomuna i cristiani se non l’amore? E colui che oggi possiamo chiamare il venerabile Fratel Emanuele Stablum ha vissuto la sua vita fino in fondo proprio per amare, riconoscendo quanto la sua fede gli ha insegnato: “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Ha amato i suoi superiori accettando gli studi di medicina, ha amato i suoi pazienti riconoscendo Cristo in ciascuno di essi, ha amato la sua vita fino in fondo comprendendo, con spirito di fede, che tutto ciò che aveva davanti a sé era “semplicemente” la volontà di Dio…, Colui che fin da piccolo aveva iniziato ad amare tanto da voler intraprendere il cammino vocazionale.

E allora, continua la canzone: “puoi cogliere un fiore se sai guardare in alto non solo sull’erba ma anche sopra quest’asfalto”. È proprio così: Emanuele, con lo sguardo rivolto verso l’Alto, è stato capace, ogni giorno, di cogliere fiori sopra l’asfalto della sua vita “mantenendo questo suo atteggiamento di pieno abbandono nelle mani del Signore fino alla fine della vita” come si legge nel decreto.

E se il Cardinal Fiorenzo Angelini ha dichiarato che questo medico concettino “incarna perfettamente il ruolo del buon samaritano” è giusto ricordare che il samaritano del Vangelo si trovava a passare di lì per caso e con spirito di fede non è passato oltre ma ha amato colui che ha incontrato sulla sua strada.

Questo era Fratel Emanuele…. Il “caso-Dio” lo ha portato a fare nella sua vita la cosa più bella del mondo: amare fino all’ultimo dei suoi giorni.

 

Grazie alla Bi e Bi Srl…

Generosità 1 Coronavirus 0

 

Questa emergenza ci sta dimostrando che siamo circondati da persone che con i loro gesti esprimono una vicinanza a noi e ai nostri ragazzi.

E’ questo l’esempio di Elisabetta e Giuseppe Marelli, titolari dell’azienda Bi e Bi Emme S.r.l. di Vighizzolo di Cantù che, in occasione della prossima Festa della Mamma, hanno donato ai nostri ragazzi e alle loro mamme una fornitura di mascherine prodotte dalla loro azienda che abitualmente realizza articoli in Pizzo di Cantù.

Un grazie di cuore alla Vostra azienda per la grande generosità!!

www.mascherinalavabile.it

La Bi e Bi Emme S.r.l dona mascherine
Le mascherine donate dalla Bi e Bi Emme di Cantù
Padre Monti e la benedizione del Papa

La supplica al Beato Luigi Monti

Pubblichiamo la supplica al Beato Luigi Monti in questo  momento in cui tutto il mondo sta attraversando una grande difficoltà dovuta al virus Covid19

 

SUPPLICA  AL  BEATO  LUIGI  MARIA  MONTI

 

La tua famiglia, o Beato Luigi Maria Monti, si rivolge a te con devozione,

perché tu interceda presso il Padre per noi e per tutta l’umanità,

nel sostenerci ad affrontare la prova della pandemia di questi nostri giorni.
Conosciamo l’amore che ti ha spinto a favore dei malati e dei ragazzi bisognosi.

Da giovane hai radunato attorno a te i coetanei della tua Compagnia a Bovisio,

impegnati a sostituire nei campi i contadini ammalati.

Dopo aver condiviso oltre due mesi di carcere a Desio,

avete maturato vocazioni per servire Dio con tutto il cuore,

riponendo fiducia in Gesù, Redentore e Salvatore.

Nell’epidemia di colera a Brescia ti sei chiuso con tre compagni nel Lazzaretto,
offrendo un rischioso servizio ai contagiati.
In occasione dell’incidente ferroviario a Orte hai voluto farti prossimo e prestare soccorso

intervenendo con tempestività e capacità.

Nelle alluvioni del fiume Tevere e nell’epidemia di vaiolo a Roma,

presso l’ospedale Santo Spirito hai coinvolto la numerosa comunità di confratelli

a donare il proprio materasso per i malati, triplicati in pochi giorni.

Anche nelle tue malattie, in quelle dei religiosi e dei tuoi orfani, ti sei mostrato fratello e padre.

Durante l’epidemia di difterite che colpì Saronno

manifestasti premura per i piccoli e per chi li assisteva.

Come infermiere hai dimostrato equità e competenza verso tutti i malati,

che chiamavi “poverelli di Cristo”.

Nel lavoro di farmacia hai dato prova di responsabilità

quando preparavi medicine per la loro cura.

Con intraprendenza hai promosso presidi ospedalieri nel Lazio e in Lombardia,
dando testimonianza di come assistere l’uomo malato e sostenere le famiglie

Beato Luigi, tu hai indicato la Madre Immacolata come modello e patrona,
a lei ti sei affidato con l’amore di un figlio.
A Maria rivolgevi preghiere insistenti, certo del suo intervento e della sua protezione.

Oggi, insieme a Maria, intercedi per noi, Padre Monti,

affinché abbiano termine questi giorni di tribolazione in tutto il mondo.

Benedici e proteggi gli operatori sanitari e quanti offrono il loro prezioso servizio,

rafforza in noi il coraggio e la fede in Dio che è nostro Padre. Amen.

 

I Figli dell'Immacolata Concezione di Padre Luigi Monti raccontano le loro attività a Radio Mater

E’ on-line la puntata de “L’alfabeto della carità” di aprile

Ascolta il podcast de “L’alfabeto della carità – itinerario educativo alla scuola del Beato Luigi Monti”

E’ possibile ascoltare la puntata andata in onda martedi 28 aprile 2020 su Radio Mater.
Sarà possibile sentire la voce dei ragazzi della Comunità di Cantù: cosa ne sanno del coronavirus, come si svolgono le loro giornate con le scuole chiuse e quali consigli danno a chi sta al di fuori delle mura.

concettini a radio mater La dott.ssa Alida Melideo ha poi commentato insieme a Fr. Aldo Genova le risposte dei ragazzi.

Sono intervenuti Fr. Gianluca Ferrara, Fr. Ruggero Valentini e Padre Aleandro Paritanti

Clicca il link per ascoltare il podcast puntata di Aprile<==

 

(Puoi trovare anche le puntate precedenti al link PUNTATE PRECEDENTI)