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Generazione X vs. Boomer

Generazione di.... fenomeni

Quando si parla di generazioni il rischio è sempre quello di scoperchiare il vaso di Pandora o, usando un’altra forma retorica che renderebbe meglio l’idea, sarebbe come ritrovarsi il lunedì mattina seduto al bar e litigare per i risultati sportivi della domenica: “Ai miei tempi…”, “Si stava meglio prima…”, “Meno male esiste il telecomando…” “Ma dove andremo a finire con questa tecnologia…” “Internet ha semplificato tutto…”. Insomma generazioni che non si mettono mai d’accordo, come cantavano gli Stadio “Generazione di fenomeni” o, come il sottotitolo una puntata della famosa saga Star Trek, semplicemente: “Generazioni”.

Per comprendere meglio le differenze generazionali è necessario evidenziare il differente rapporto con la tecnologia. Ma vediamole una per una queste generazioni:

 

Boomers (1946-1964)

  • Gli immigrati digitali. Hanno vissuto molti cambiamenti culturali durante la loro infanzia come il rock’ n roll e la guerra del Vietnam.

Comunicazione: telefono

Hobby: guardare la TV

Casa: di proprietà

Paura: non essere al centro dell’attenzione

Generazione X (1965-1979)

I primi digital adopters. Sono cresciuti durante l’epoca della Guerra Fredda e hanno vissuto la recessione economica della fine degli anni Settanta e dell’inizio degli anni Ottanta. Questa generazione ha una differente visione della vita rispetto alla generazione precedente essendo nata nell’incertezza del periodo di recessione economica. I membri della Generazione X sono tecnicamente più propensi a possedere smartphone, tablet e console per videogiochi rispetto ai loro genitori boomer. Tuttavia, è meno probabile che li usino. Uno studio del Pew Research Center ha rilevato che solo il 52% della generazione X utilizza i social media, rispetto al 71% dei millennial.

Comunicazione: email

Hobby: navigare in internet

Casa: affitto

Paura: che ne sarà della mia generazione?

Millennials (1980-1994)

I nativi digitali. I millennials una generazione in continuo cambiamento. Cresciuti con la tecnologia, sono spesso considerati ambiziosi, creativi e desiderosi di bilanciare lavoro e vita personale. Con una forte connessione online, sono attenti alle questioni sociali e ambientali, cercando un impatto positivo nel mondo.

Comunicazione: messaggi

Hobby: Video Games

Casa: condivisione con coinquilini

Paura: non guadagnare abbastanza

Generazione Z (1995-2010)

I digitals innates. E’ la prima generazione veramente nativa digitale, il che significa che la maggior parte è nata in un mondo in cui la tecnologia era già onnipresente e non ha mai conosciuto una vita senza di essa.

Comunicazione: emoji

Hobby: Streaming musicale

Casa: dei genitori

Paura: batteria scarica

Il rapporto tra la Generazione Z e la tecnologia è molto diverso rispetto a quello dei Millennial o dei Gen X.  I primi sono cresciuti con il computer di casa, mentre i secondi hanno avuto il cellulare prima di poter guidare l’auto. Al contrario, la Generazione Z si è avvicinata agli smartphone e alle piattaforme di social media come Facebook e Instagram quando già frequentavano le scuole superiori o l’università.

Il gap generazionale è un termine utilizzato per descrivere la differenza tra persone di generazioni diverse. Il termine è stato usato per la prima volta negli anni Sessanta, anche se non è chiaro chi l’abbia coniato.

Il divario generazionale si crea quando i membri di una generazione non comprendono o non apprezzano i valori e le convinzioni di un’altra generazione. Non è raro che i genitori si scontrino con le scelte dei figli in fatto di moda, musica e linguaggio. Insomma se ciascuno pensasse alla propria situazione si potrebbe rispecchiare in questo quadro.

Alessandra e Gianluca nella puntata di giugno di “Lavori in corso: viaggio nel mondo dell’adolescenza” hanno voluto proprio approfondire le differenze generazionali e il rapporto con la tecnologia dei ragazzi di oggi. Quali particolari attenzioni devono tenere genitori ed educatori nel percepire la linea sottile che separa pro e contro dell’uso dei social e dei mezzi tecnologici dei nostri adolescenti?

Ascolta il podcast cliccando sul pulsante….

Un mese di maggio tutto da scoprire per i Concettini

E’ andata in onda il 23 maggio  la puntata nr. 5 dell’Alfabeto della carità di questo anno 2023.

Come sempre condotta da Fratel Aldo Genova, nuovo superiore della Provincia Italiana, la serata ha visto gli interventi radiofonici di Padre Gianluca Ferrara che ci ha raccontato degli eventi in ricordo del Mese Mariano presso il Santuario di Saronno; di Padre Aurelio che nella sua rubrica sul Beato Luigi Monti ha ripercorso il momento della vocazione del Beato; di Padre Aleandro che dalla RSA di Velletri ha descritto alcune immagini mariane presenti presso la struttura e infine Fratel Leandro Lobato che da Roma ha portato un po’ di Sudamerica.

Se vuoi ascoltare la puntata vai nell’apposita sezione e clicca sulla data corrispondente.

 

 

Il ricordo di Padre Giuseppe Renzi

Il racconto delle suore di "Casa giardino"

Il 24 maggio padre Giuseppe Renzi avrebbe compiuto gli anni. Nella puntata di Radio Mater de “L’alfabeto della carità: itinerario educativo alla scuola del Beato Luigi Maria Monti” abbiamo proposto le interviste rilasciate a fratel Aldo Genova dalle suore dell’associazione Figli di Gesù sofferente presso “Casa giardino” a Casalmaggiore (CR).

L’associazione, fondata da padre Giuseppe, si occupa di accoglienza disabili.

Dalle parole di Suor Maria Rosa, Suor Bernadetta, Suor Nazarena e Suor Maria, il ricordo del fondatore e della sua importante “eredità”.

La missione dei fratelli concettini durante la guerra

Nella puntata de “L’alfabeto della carità: itinerario educativo alla scuola del beato Luigi Maria Monti” di marzo sono intervenuti:

  • Padre Gianluca Ferrara sulle lettere che il Beato Luigi Monti scriveva alle famiglie dei confratelli chiamati alle armi e in particolare a fratel Stanislao Guglielmetti; 
  • Fratel Ruggero Valentini e il diario di guerra di fratel Aristide Premoli;
  • Padre Jorge Romero e padre Aleandro Paritanti con alcune riflessioni sulle parole del Venerabile Fratel Emanuele Stablum.

La carità del Beato Luigi Monti nel servizio dei più fragili

E’ andata in onda su Radio Mater martedì 22 febbraio la puntata de: “L’alfabeto della carità: itinerario educativo alla scuola del Beato Luigi Maria Monti” con una particolare attenzione al servizio e all’accoglienza dei più fragili che contraddistingue il carisma montiano.

Fratel Aldo Genova ha raccolto le voci di numerosi ospiti:

  • Fratel Gianluca Ferrara che ha proposto una catechesi su Santa Bernadette;
  • Don Nicola Galante (che ha scritto di recente una preghiera a Padre Monti per la fine della pandemia) sulla pastorale della sanità;
  • Fratel Stefano sulla figura di Padre Ludovico Polat;
  • Padre Aleandro Paritanti con una catechesi su Padre Monti e Fratel Emanuele Stablum come operatori sanitari.

PREGHIERA AL BEATO LUIGI MONTI

Beato Luigi Monti, in un tempo convulso e inquieto, hai portato la luce del Vangelo, irradiando bagliori di speranza nel cuore dell’umano: donaci il gusto della sapienza, per guardare la storia con gli occhi di Dio e toccarla con mani unte di misericordia.

 

Beato Luigi, memore dell’anticipo di Amore riversato nella tua coscienza, hai vissuto con eroica carità la tua vocazione verso i malati e gli orfani, rischiando la vita come infermiere volontario nel servizio ai colerosi: aiutaci a farci dono per gli altri, fino a contagiare il mondo con la rivoluzione della tenerezza.

Beato Luigi, tu sei mite perché hai confidato nel “Dio galantuomo”: facci essere “allegri nel Signore benché avvolti nelle sofferenze e nei più grandi travagli e dispiaceri”, e veri devoti a Maria Immacolata, per vivere già qui ed ora, in uno stile sinodale, un barlume di Paradiso 

Amen!

Don Nicola Galante

don Nicola Galante