Non una semplice cena aziendale ai Concettini di Cantù
A pochi giorni dalla memoria liturgica del Beato Luigi Maria Monti (22 settembre ndr), si è svolta, ieri sera, presso una delle sale dell’Istituto Immacolata di Cantù di Viale Madonna 20 (i famosi Concettini), una cena di condivisione alla quale hanno partecipato circa 40 tra operatori, collaboratori e minori della comunità.
Non è stata quella che in ogni azienda è la classica cena aziendale di inizio o fine anno ma è stato semplicemente un momento per passare qualche ora insieme e, si dice, i momenti nei quali si riesce di più a sorridere e divertirsi sono appunto quelli che si trascorrono seduti ad una tavola imbandita… Operatori ed educatori devono aver preso alla lettera questo detto: lasagne, pizzoccheri, cous cous, pizze, focacce, patatine, salatini vari, torte fatte dai ragazzi ospiti, praline di cioccolato, tiramisù e persino le famose “patane m’pacchiuse” di una delle educatrici della “Casa di Teresa”, senza le quali, dicono alcuni educatori, e dopo averle assaggiate ne siamo più che convinti, la stessa cena non si sarebbe svolta!
Dicevamo non una delle solite, noiose ed evitabili cene aziendali, perché la Comunità dei Concettini di Cantù tutto si può definire tranne che un’azienda… “Si tratteranno come Figli” diceva il Beato Luigi Maria Monti dei ragazzi ospiti delle sue comunità, ed ecco perché alla cena, educatori e minori sono stati alla stessa tavola, condividendo e distribuendosi tra di loro sorrisi, non come operatori e ospiti ma come genitori e figli sempre con grande riguardo all’educazione anche a tavola!
Il direttore Fratel Aldo Genova non ha dovuto pertanto barcamenarsi in discorsi “abbottonati” di circostanza… ma semplicemente dare inizio alla cena con due semplici e genuine parole: “Buon appetito!”
Agli operatori e collaboratori di Cantù va l’augurio di buon lavoro e soprattutto di buon cammino insieme, dando l’appuntamento al prossimo 8 dicembre, per festeggiare con Padre Monti “l’Immacolata Madre”, ancora una volta attorno ad una bella tavola imbandita e, siamo certi, oltre alla mostra dei presepi anche questa volta le “patane m’pacchiuse” non mancheranno!